Stavo ripensando ad un film visto giusto l'altro ieri e mi sono reso conto che mi aveva colto veramente nel profondo.
Questo film mi ha permesso di aprire gli occhi e di valutare con maggiore criticità quel che mi compare davanti.
Esso è un chiaro esempio di distorsione della realtà e inculcata a grandi porzioni nella mente di un'intera popolazione.
La trama del film ruota intorno alla fotografia scattata da Joe Rosenthal durante la battaglia di Iwo Jima, foto che ritrae cinque marines ed un marinaio ntenti ad issare una bandiera statunitense sul monte Suribachi.
Lo scrittore James Bradley,figlio di uno degli uomini che alzarono la bandiera americana,decide di cercare altri reduci di quella spedizione militare e chiede loro cosa realmente fosse successo in quei giorni.Bradley viene presto a sapere che molte delle cose che il mondo crede di sapere sulla foto e sulla battaglia sono sbagliate,soprattutto perché essa fu scattata solamente il quinto di trentacinque giorni di sanguinosa battaglia.Il dipartimento militare che visionò la foto, fortemente simbolica, ritenne di poterla usare come potente mezzo di propaganda. In poco tempo chiese di identificare gli uomini ritratti nella foto e di trovare dove essi fossero, ma solo tre di loro erano ancora vivi gli altri erano nel frattempo già morti.I tre furono subito riportati negli USA per dar vita ad un massiccio tour che promuovesse l'idea di una guerra finalmente vittoriosa, farcita di giovani eroi ma, anche la necessità di raccogliere contributi economici popolari.
Nessun commento:
Posta un commento