sabato 21 febbraio 2015

ESERCIZIO DI TESTO SU TRACCIATO

Guardiamoci intorno e proviamo a renderci conto di quante sono le lettere che stanno in torno a noi:sono davvero tantissime!! Teniamo presente che dobbiamo anche contare quelle che diciamo.
Ebbene,come ci saremmo resi conto,con le lettere possiamo davvero creare di tutto: dalle lettere ai libri alle parole che diciamo,ma non soltanto.
Giusto l'altro giorno mi è stato richiesto di creare un'immagine costruita con le lettere e io ovviamente ho accolto la richiesta con grande entusiasmo.
A questo punto mancava soltanto come costruire questa immagine e a questo fondamentale quesito ho risposto utilizzando tre semplici strumenti all'interno del programma Illustrator.
Questi sono: strumento penna,strumento testo su tracciato e lo strumento testo in area.
Con il primo strumento,si va a creare un tracciato composto da punti uniti tra loro,che andrà a formare la sagoma della figura.
A questo punto,tramite il secondo strumento,cliccando su un punto del tracciato,è possibile scrivere secondo il suo percorso in tutta la sua lunghezza.
Il terzo strumento,invece,permette di,una volta selezionato il tracciato(chiuso),scrivere all'interno del tracciato,come se si dovesse riempire di lettere l'area selezionata.
All'interno dell'esercizio per rendere più realistico l'immagine è consigliato giocare con la grandezza del carattere un base al tipo di tracciato e al soggetto da creare.
Ovviamente è bene pensare fuori dagli schemi e utilizzare tutte le risorse a disposizione come ad esempio sovrapporre più tracciati scritti per rendere più realistico,nell'insieme,la figura.

ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA / 1

f7,1    1/125 sec  100 iso

Avete mai provato quella sensazione di rabbia mista a incapacità quando una volta scattata una fotografia questa viene o mossa o tropo chiara o troppo scura?? Anche io ho provato questa sensazione credetemi,ma ora che mi sto sporcando le mani con la fotografia ho imparato che per ottenere una bella foto è necessario lavorare su tre diversi componenti della macchina:il diaframma,l'esposimetro e gli iso.

Il primo,è un meccanismo a lamelle presente nell'obbiettivo che si ingrandisce e restringe il foro da cui entra la luce che andrà a colpire il sensore digitale.Ovviamente,più il foro è aperto e maggiore è la quantità di luce che entra e di conseguenza la fotografia sarà "sovraesposta"(molto chiara); al contrario se il foro è poco aperto,la quantità di luce che entrerà sarà minore e quindi la fotografia risulterà "sottoesposta"(molto scura).
f29    1/160 sec   100 iso
L'esposimetro,invece,è un meccanismo elettronico presente all'interno della macchina che regola il "tempo di esposizione",ovvero per quanto tempo dovrà rimanere aperto l'otturatore.
Questo,se regolato su un tempo lungo,darà una fotografia soggetta a catturare tutti i minimi cambiamenti di movimento e di luce e quindi "mossa".
f16   1/125 sec   100 iso
Mentre,più il tempo di esposizione si accorcia,e meno saranno i movimenti e i cambiamenti di luce catturati e di conseguenza la fotografia sarà "correttamente esposta"(non mossa).

 L'ultimo componente è la regolazione degli "iso" ovvero la "sensibilità del sensore "digitale".
La sensibilità viene regolata in base alla quantità di luce esterna: bassa se c'è tanta luce e alta se c'è poco luce.
Questa non è altro che la capacità del sensore digitale di catture più o meno luce e di rendere più o meno luminosa la fotografia.
Ovviamente più alta è la sensibilità e più è chiara la foto,ma è anche più sgranata e meno nitida.
A questo punto,solamente regolando correttamente questi tre componenti sula base di quanto appena spiegato,posiamo ottenere una buona fotografia: che non sia nè sottoesposta e nè sovraesposta e nemmeno mossa o sgranata.
Per fare pratica ho utilizzato il programma Camera Simulator che mi ha permesso di imparare a scattare una buona fotografia e quelle che presenti in questo post.

sabato 7 febbraio 2015

ESERCITAZIONI SUL COLORE

Mentre stavo andando a caccia di colori,mi sono imbattuto in tre diverse caratteristiche che loro posso assumere,e queste si chiamano : tonalità,saturazione e chiarezza.
hungry purple
Queste caratteristiche vanno a modificare notevolmente un immagine se utilizzate in modo specifico e creativo.
violet snow
Per tonalità intendiamo un colore "puro",ovvero un tinta senza aggiunta di pigmenti bianchi o neri.
Per saturazione intendiamo "l'intensità"di una specifica tonalità.
flash
Una tinta molto satura ha un colore vivido e squillante;al diminuire della saturazione, il colore diventa più debole e tende al grigio.

Per chiarezza intendiamo,invece, la specifica quantità di bianco o di nero presente nel colore percepito.Nel momento in cui aggiungiamo bianco o nero ad un'immagine,la stessa si schiarisce o si annerisce in base alla quantità di bianco o nero che si va ad aggiungere.
Ecco alcuni esempi: